L’autismo parla con il mondo di Sara tra disegni, fumetti Manga e canottaggio

Domenica 25, alle 17, al centro Biotos (via XII Gennaio, 2 - Palermo): Manga...Mente è l'esposizione di una cinquantina tra disegni e fumetti Manga realizzati da Sara Mormando che si troveranno stampati anche su magliette, calamite, pannelli 15x10, ventagli, cappellini e sacche. E il prossimo 2 aprile si celebra la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, proclamata nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione della Nazioni Unite

0
1057

Una scrivania, una sedia, un foglio di carta, i colori, la indispensabile fantasia: basta poco per essere un’artista se nelle vene scorre naturalmente la capacità di far vedere il mondo coi propri occhi. E Sara Mormando, 17 anni, studentessa al liceo artistico, nel suo Dna ha i fumetti Manga e due sogni: quello di diventare fumettista e quello di andare in Giappone, la terra dei suoi miti che riesce a trasporre perfettamente sulla carta.

Ma Sara Mormando, ragazza affetta da sindrome di autismo, oltre alla passione per il disegno, ne ha un’altra che coltiva in modo regolare e con tante soddisfazioni: il canottaggio, lo sport che le ha cambiato la vita. Prima di fare canottaggio, Sara Mormando era una bambina pigra. Anzi, “pigra in modo incredibile”, spiega il papà Gaetano. Poi, cinque anni fa, alla Cala di Palermo, l’incontro che ha cambiato la sua vita. E l’ha aiutata a sentirsi uguale agli altri. Nonostante l’autismo. Determinata come pochi, appassionata come tanti, Sara ormai si allena e gareggia per la Canottieri Palermo assieme ai normodotati.

Il prossimo 2 aprile si celebra la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, proclamata nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Organizzazione della Nazioni Unite, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione del mondo sull’autismo, un disturbo pervasivo dello sviluppo che colpisce decine di milioni di persone. A livello mondiale vengono organizzate diverse iniziative di sensibilizzazione e informazione, tante ce ne saranno anche a Palermo.

Ma ce n’è una speciale che farà da prologo alle manifestazioni di Pasquetta ed è in programma domenica 25, alle 17, al centro Biotos (via XII Gennaio, 2 – Palermo): Manga…Mente è l’esposizione di una cinquantina tra disegni e fumetti Manga realizzati da Sara che si troveranno stampati anche su magliette, calamite, pannelli 15×10, ventagli, cappellini e sacche. Manga…Mente s’inserisce nell’ambito della seconda edizione della mostra pittorica di artisti con autismo “Mostra…Mente” per promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con autismo e sostenere le azioni del Comitato “L’Autismo parla” in un luogo dove raccontare le bellezze di progetti di progetti e farli crescere insieme. Dalle 19,30 aperitivo con prenotazione tel. 3286243168. Info: comitatoautismoparla@libero.it – tel. 3920420350.

La storia di Sara Mormando e della sua famiglia, di sua sorella Giulia, più piccola, anche lei affetta da autismo, hanno fatto il giro dell’Italia due anni fa con un servizio andato in onda su Speciale TG1. Una storia di ordinaria disabilità, a Palermo, che può diventare normalità in una famiglia che come ha sottolineato il papà Gaetano è “autistica”. Due figlie entrambe affette da autismo, ma Sara è assolutamente cosciente del suo “problema” e lotta ogni giorno per essere come gli altri coetanei.

La seconda casa di Sara Mormando, la casa del “suo” sport da alcuni anni è la sede della Canottieri Palermo: sono tutti felici, i suoi genitori Gaetano e Linda, i tecnici e la stessa Sara che “non perde un solo giorno. Per lei è inconcepibile saltare una seduta. Fa parte del suo schema mentale, dell’autismo, che non le consente di accettare facilmente un cambiamento, un imprevisto che la distolga da questo appuntamento fisso”, racconta papà Gaetano che parla della sua famiglia come di una “una famiglia autistica”, e con coraggio combatte ogni giorno per far sì che la loro sia una vita normale. Se si può definire così. “L’autismo è sempre, ogni minuto: a casa nostra si vive in funzione dell’autismo che condiziona qualsiasi cosa facciamo”, spiega Gaetano.

Per Sara Mormando l’incontro con il canottaggio è stato fatale. “Frequentava un laboratorio dello sport gestito dalla Canottieri Palermo – racconta Gaetano -. Doveva fare canoa cinese (dragon boat, ndr), ma l’allenatore le chiese di fare una prova al remoergometro. Andò bene, così ci proposero di fare canottaggio. Sara fu entusiasta. All’inizio, con un neuropsichiatra abbiamo spiegato agli allenatori come rapportarsi con lei. Non è stato facile, soprattutto perché avevano di fronte un soggetto in cui non si vede. È difficile capire che le cose vanno spiegate con calma. Man mano Sara ha iniziato ad allenarsi e si è integrata bene con gli altri”.

“Il fatto che Sara sia riuscita a gareggiare per noi era impensabile – dice il papà Gaetano -, anche perché lei non ha capito subito che cosa fosse lo sport. Quando ha cominciato, non ha capito cosa c’era da fare. Oggi Sara sa perché si allena e cos’è la gara. Noi non sappiamo dove Sara può arrivare. Lei però ha le idee chiare: si allena ogni giorno per migliorare e vincere”. Sara campionessa di sport e la prima della classe nel disegno. Mentre tutti pensano che sia una ragazza disabile, Sara dimostra ogni giorno quanto è possibile essere come gli altri.