Mafia: corse dei cavalli truccate, da giovedì chiude l’ippodromo di Palermo

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Le mani della mafia sulle scommesse e sulle corse dei cavalli nell’ippodromo de La Favorita a Palermo. Da giovedì si fermano le corse dei cavalli. L’ippodromo chiude per rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. E’ la clamorosa decisione dei gestori della struttura sportiva del parco della Favorita, resa nota attraverso il sito.

Dunque, la mafia a cavallo. E di mani sulle corse all’ippodromo La Favorita ha parlato recentemente anche il nuovo pentito Giovanni Vitale, detto il Panda, che ha ammesso l’esistenza di corse truccate. “La Ires spa – afferma il presidente Giovanni Cascio – a seguito delle irregolarità verificatesi in occasione della corsa del 24 febbraio scorso, a tutela della società stessa e delle persone oneste che frequentano e lavorano presso l’ippodromo, sospende da giovedì lo svolgimento delle corse fino a quando non saranno messe in atto dalle autorità preposte adeguate misure per poter garantire il corretto svolgimento delle corse e scongiurare il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata presso l’ippodromo”.

Il provvedimento richiesto dai gestori della struttura è stato assunto dal capo Dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del ministero, Luca Bianchi. “Viste le istanze della società di corse Ires che gestisce l’ippodromo di Palermo del 3 marzo – si legge nel documento ministeriale – al fine di assicurare la sicurezza e la prevenzione delle infiltrazioni criminali, considerato che il regolamento delle corse al trotto vieta la disputa di corse qualora non ne sia garantito il controllo e la disciplina, decreta di sospendere l’effettuazione dei convegni di corsa presso l’ippodromo a far data da quello in programma il 10 marzo e sino alla successiva determinazione da parte dell’amministrazione”. (AGI)