Mafia: estorsione ad un imprenditore, i carabinieri eseguono un arresto

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Con l’accusa di estorsione nei confronti di un noto imprenditore, i Carabinieri del Nucleo operativo di Agrigento hanno arrestato Antonino Gagliano, di 48 anni, di Siculiana (Agrigento), proprietario di una ditta di calcestruzzo.

 

Gagliano è stato arrestato perché “mediante la fornitura del calcestruzzo, ha commesso una serie di estorsioni aggravate dalla modalità mafiosa ai danni di un imprenditore della zona che nel luglio 2014 aveva anche subito una atto intimidatorio, episodio dal quale è scaturita l’indagine”, spiegano gli investigatori. Mediante le dichiarazioni della vittima i militari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, hanno potuto accertare che “Gagliano, mediante delle fatture ”gonfiate” di calcestruzzo mai consegnato, aveva estorto diverse migliaia di euro”.

 

Decisiva è stata la collaborazione fornita dall’imprenditore locale che non si è piegato al racket del pizzo e ha denunciato il proprio estorsore che era già stato coinvolto ed arrestato a seguito dell’operazione ”Nuova cupola” nella quale era finito in manette anche l’omonimo cugino Antonino Gagliano, “considerato il capofamiglia di Siculiana, tuttora sottoposto al regime carcerario del 41 bis”. “Ti senti tranquillo qui a Siculiana… Ricordati che a Porto Empedocle pagano mille euro per il calcestruzzo…”, così diceva Gagliano alla sua vittima, come accertato dai militari dell’Arma che hanno arrestato l’uomo.