Polemiche sul manifesto per il 4 novembre. Quest’anno ricorrerà il centenario della vittoria della Grande Guerra e la locandina e il video celebrativo, commissionate dal ministero della Difesa hanno suscitato perplessità.
Sul manifesto sono raffigurati un soldato che aiuta un’anziana, un marinaio che porta in salvo un piccolo naufrago, un militare dell’Aeronautica che salva un escursionista in pericolo ed un carabiniere che abbraccia un ragazzo. Quattro immagini e una frase: “Le nostre forze, armate di orgoglio e umanità”. La locandina del ministero della Difesa per il 4 novembre diventa terreno di scontro e solleva critiche, non solo tra i militari.
Ad aprire il fuoco (metaforicamente) è l’ex generale Marco Bertolini. Non un ufficiale qualsiasi, Bertolini è stato comandante del 9° Reggimento incursori “Col Moschin”, i commandos italiani, e della brigata Folgore, numero uno del Comando operazioni forze speciali e del Comando operativo interforze e Capo di Stato maggiore del Comando Isaf in Aghanistan. Insomma una leggenda tra i militari che hanno operato nelle delicate e spesso sanguinose missioni all’estero.
Il generale, da pochi anni in pensione, affida ad un articolo pubblicato sul sito CongedatiFolgore, e rilanciato sui social, con molte condivisioni, il suo duro atto d’accusa. Parla di “immagini da “Festa della Mamma” che “disonorano i Caduti”.
Immediata la replica della Difesa, che spiega come la locandina, già utilizzata durante incontri e dibattiti ufficiali, “esprime tutta la solidarietà e l’umanità dei nostri uomini e delle nostre donne nelle Forze Armate”.
Nell’articolo pubblicato, Bertolini, oggi presidente dell’Anpdi, l’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia, attacca “una parte della nuova dirigenza politica” e la sua visione delle Forze armate.
“L’immagine – spiega, facendo riferimento al manifesto – si commenta da sola e non ha bisogno di parole inutili. Se ne può semplicemente dedurre che è ovvio che non ci si faccia scrupoli a disarmarle, sottofinanziarle e trattarle con toni irriverenti come è avvenuto in più di un’occasione ultimamente. Come se le Forze armate fossero un inutile e costoso orpello da snaturare e anemizzare, in attesa che muoiano da sole. I nostri eroici nonni – conclude rammaricato l’ex generale – meritavano altro. E pure noi”.
Ma prima della locandina, nemmeno il video celebrativo del 4 novembre ha avuto vita facile. “Dopo un primo stop della Presidenza del Consiglio, piuttosto inconsueto (sembra legato al fatto che contenesse scene troppo ‘combat’ – ndr) abbiamo rivisto un paio di scene mantenendo l’identità del filmato, fortemente voluto dal ministro Trenta. Lo lanceremo la prossima settimana e sarà un bel momento di orgoglio per le nostre forze armate, che meritano il plauso del Paese”, dicono alla Difesa.
Il video promozionale “esalterà il ruolo del soldato in tutta la sua professionalità. Sarà uno spot che, per i 100 anni, renderà onore all’impresa eroica dei nostri nonni e, siamo certi – assicurano da via XX Settembre – piacerà persino a Bertolini”. Ma di questo non c’è da esserne certi.