Assolto dalla seconda sezione penale del Tribunale di Messina Cateno De Luca, ex sindaco di Fiumedinisi, eletto lo scorso 5 novembre deputato regionale, ma finito ai domiciliari nell’ambito di un’altra inchiesta per evasione fiscale da 1,7 milioni di euro. La sentenza per il neo consigliere regionale siciliano dell’Udc è stata emessa poco dopo le 14, in seguito al processo sulla presunta speculazione edilizia a Fiumedinisi.
Originario proprio di Fiumedinisi, piccolo centro messinese di poco più di mille anime, Cateno De Luca era accusato di tentata concussione e abuso d’ufficio per reati commessi tra il 2004 e il 2010, quando era primo cittadino del piccolo comune del Messinese, e per i quali fu arrestato. Per l’ex sindaco di Fiumedinisi pendeva l’accusa di tentata concussione, abuso d’ufficio e falso. Secondo l’inchiesta della Procura messinese, l’ex sindaco avrebbe stravolto un programma di opere di riqualificazione urbanistica e incentivazione dell’occupazione per favorire imprese edilizie della sua famiglia. Il pm aveva chiesto 5 anni di reclusione: da primo cittadino aveva favorito le sue imprese edili. De Luca è stato assolto dalle accuse di abuso e falso, mentre il reato di concussione è caduto in prescrizione.
Insieme con Cateno De Luca sono stati assolti anche Gregorio Natale Coppolino, Grazia Rasconà, Pietro D’Anna, Giuseppe Bertino e Salvatore Piccolo, perché il fatto non sussiste.
“In questo tribunale ci sono giudici onesti e altri meno. Ho sempre denunciato il verminaio e continuerò a farlo”. Lo ha detto commosso e tra le lacrime, alzando le dita a V in segno di vittoria, dopo la sentenza di assoluzione il deputato regionale Cateno De Luca che ha aggiunto: ”Ora vado alla Regione anche contro Salvini che su di me ha dato dei giudizi falsi”. Il deputato era con la moglie e dopo la lettura della sentenza è stato portato via dai carabinieri per tornare nell’abitazione dove si trova ai domiciliari. De Luca ha salutato le persone presenti dentro e fuori dall’aula del tribunale di messina e che lo hanno applaudito, gridando per la gioia. Intanto, si terrà sabato mattina l’interrogatorio di De Luca per l’arresto per evasione fiscale.
”Non accetto di essere definito dagli improvvisati grillini e da quell’ignorante di Salvini come impresentabile. Salvini è venuto anche ai nostri convegni Fenapi e voleva lui che io entrassi nella Lega. Sfido Salvini e Grillo sulla buona politica. Io non sono un politico sono un amministratore ho fatto del buon governo la base della mia attività”. Lo ha detto in un video su Facebook il deputato regionale del Centrodestra Cateno De Luca dopo l’assoluzione. ”Ho visto che per un reato è stata sollevata la prescrizione, a me dispiace – ha aggiunto nel video De Luca -. Non so se rinuncerò alla prescrizione e andrò avanti in appello. Ho subito in 7 anni 15 procedimenti penali, sono stato assolto o le accuse sono state archiviate. Voglio la giustizia giusta ed essere assolto”.
“Vado avanti, sono ancora in uno stato di detenzione ma mi difenderò anche da questa ignobile accusa”, ha proseguito Cateno De Luca, “mi auguro che la politica prevalga sull’infamia della calunnia e, soprattutto, che chi fa politica si misuri e si confronti sui temi politici e la smetta di utilizzare e di appioppare patenti di moralità solo per nascondere la propria imbecillità politica e amministrativa. Auguro a tutta l’Italia e alla Sicilia di poter guardare nuovamente negli occhi i veri amministratori e chi ha fatto della politica e del buon governo una scelta di vita pagando prezzi importanti, salati, personali. Ferite – conclude commuovendosi – che probabilmente resteranno sempre lì con le cicatrici. Non cerco vendetta ma solo giustizia e cerco soltanto nella mia passione e amore per la politica di poter continuare a svolgere il mio compito”.
“L’Udc esprime soddisfazione per la sentenza di assoluzione nei confronti di Cateno De Luca. Ci rallegriamo con lui e la sua famiglia per il verdetto del processo per cui era considerato impresentabile”. Cosi’ in una nota l’Ufficio stampa nazionale Udc ha commentato la sentenza di assoluzione. Alla luce del video postato dal deputato regionale stesso, “prendiamo atto del suo commento relativo a chi, in politica, lo corteggiava realmente e auspichiamo che emerga la verità”.
Cateno De Luca, assolto dunque nel processo per il ”sacco di Fiumedinisi”, in caso di condanna rischiava di essere sospeso per 18 mesi dall’Assemblea regionale siciliana (legge Severino). Tre giorni dopo il voto è stato arrestato per evasione fiscale ma questo non pregiudica l’ingresso a palazzo dei Normanni appena gli verranno tolti i domiciliari. Ancora la proclamazione ufficiale non è avvenuta ma De Luca è uno dei 70 deputati entranti in assemblea.
Il primo dei non eletti della lista provinciale Udc Sicilia vera, quella di De Luca, è Danilo Lo Giudice un ”fedelissimo” del neo deputato. De Luca ha annunciato di volersi candidare a sindaco di Messina e per farlo dovrebbe dimettersi dal parlamento siciliano. Lasciando quindi il seggio al suo uomo.