Omicidio Fragalà, la difesa porta in aula un video che riscriverebbe le indagini

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Omicidio Fragalà, la difesa degli imputati gioca la carta a sorpresa. I legali degli uomini accusati di avere picchiato a morte l’avvocato palermitano portano in aula un video, ripreso dai carabinieri nel corso dell’indagine antimafia “Eleio”, in cui si vede un uomo che, pochissimi minuti prima che Enzo Fragalà palermitano venisse aggredito, passa con un oggetto in mano, apparentemente un bastone, in via Volturno, un luogo che è a poche decine di metri da quello in cui il penalista subì l’agguato, eseguito proprio a colpi di bastone.

Un colpo di scena, rappresentato in aula dagli avvocati Michele Giovinco e Filippo Gallina, che potrebbe smentire la dinamica del delitto, come finora ricostruita dagli inquirenti sulla base delle dichiarazioni dei pentiti e di un imputato, Antonino Siragusa. Secondo i carabinieri, il 23 febbraio 2010, tra le 20 e le 20,40, orario del pestaggio, il gruppo di sicari era in attesa che l’avvocato uscisse dallo studio da un altro lato, in via Nicolò Turrisi, sempre nella zona dello studio del penalista e a pochi metri dal palazzo di giustizia.

Il video, ripreso dai carabinieri nel corso di un’inchiesta sulla mafia di Porta Nuova, mostra alle 20,38 – due minuti prima dell’aggressione a Fragalà – il passaggio di un uomo con un berretto in testa e un bastone in mano, che rimane nel campo visivo della telecamera per pochissimi secondi e va in direzione del luogo del delitto.

Le immagini non erano mai state prodotte agli atti del dibattimento in cui ci sono sei persone sotto accusa per l’omicidio Fragalà. La vittima spirò il 26 febbraio di otto anni fa in ospedale.

Ora la prima sezione della corte d’assise, presieduta da Sergio Gugliotta, si è riservata l’acquisizione della copia del video. L’omicidio è attribuito alla famiglia mafiosa del Borgo Vecchio, che avrebbe agito d’intesa con i boss del mandamento di Porta Nuova e di Pagliarelli.