Un selfie con una pistola in pugno prima dell’assalto a un bar di piazza Scaffa a Palermo. Uno scatto col cellulare ha tradito i banditi. La Polizia ha arrestato i componenti di una banda che, lo scorso 28 aprile, aveva rapinato un bar arraffando un bottino di poche centinaia di euro
A compiere le indagini i “Falchi” della Squadra Mobile che hanno dato esecuzione a un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di Rosario Favarò, 21 anni; Omar Methlouthi, 21 anni; Salvatore Gandolfo, 25 anni, ritenuti gli autori della rapina insieme a Salvatore Cocuzza, 25 anni, già arrestato in flagranza.
Dopo l’assalto all’esercizio commerciale la macchina dei banditi in fuga fu coinvolta in un incidente stradale e il contrattempo costrinse i quattro a scendere velocemente dall’abitacolo e dividersi. Peggio andò a Cocuzza che riuscì ad ottenere un passaggio da un automobilista, ignaro di quanto stesse succedendo, ma fu in pochi attimi raggiunto e arrestato dagli agenti.
Da allora i poliziotti della Squadra Mobile hanno lavorato per identificare i complici. Determinante è stato il sequestro di un cellulare: dal telefonino sono state estrapolate due selfie, risalenti secondo i poliziotti al giorno della rapina, poco prima che i malviventi entrassero in azione. Favarò, Gandolfo e Methlouthi si erano immortalati con tanto di pistola in pugno, sorriso e posa ardita.
Quei selfie hanno condotto gli agenti della Mobile sulle tracce dei tre e alla stessa conclusione sono giunti gli esiti degli accertamenti di natura biologica svolti dal gabinetto regionale di Polizia Scientifica sulla auto abbandonata durante la fuga, all’interno della quale sono stati trovati cappellini, guanti in lattice, fascette, passamontagna, felpe, scaldacollo, e una voluminosa macchina scambiamonete, sottratta al bar durante la rapina.