Nel contesto della manifestazione Le Vie dei Tesori, nei weekend fino al 4 novembre, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, organizza delle visite guidate della durata di 40 minuti, per gruppi di non più di 30 persone.
Si potrà così conoscere una collezione unica, che custodisce marionette, pupi, burattini e ombre provenienti da tutto il mondo, con le collezioni proclamate dall’Unesco Capolavoro del Patrimonio orale e immateriale dell’Umanità: l’Opera dei pupi siciliani, il Ningyo Johruri Bunraku giapponese, il Wayang Kulit indonesiano, lo Sbek Thom cambogiano e i Géléde nigeriani.
Sabato 13 ottobre, alle 19 si rinnova l’appuntamento annuale con la Giornata del Contemporaneo, che quest’anno celebra la quattordicesima edizione con la proiezione all’interno del Museo de L’Isola di Costanza Quatriglio, a cura di Paola Nicita. Organizzata da Amaci (Associazione Musei d’Arte Contemporanea Italiani), la manifestazione ha lo scopo di avvicinare ai fruitori l’arte del nostro tempo attraverso un rapporto diretto con gli artisti e le loro opere, in un percorso di linguaggi che si intrecciano.
Domenica 14 ottobre invece in programma la Giornata nazionale delle famiglie al museo. Il tema di quest’anno è “piccolo ma prezioso”, un invito e uno spunto per riflettere su un valore, quello dei più piccoli, che va ribadito, che si parli di musei, di bambini o di collezioni.
Dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17) ci saranno visite guidate, in cui ci si soffermerà in particolare sul pupo palermitano, il più piccolo, per dimensione ma non per importanza, dell’opera dei pupi, preziosa e antica tradizione di teatro di figura siciliano.
I bambini e le loro famiglie avranno così l’occasione di confrontare l’opera dei pupi di scuola palermitana con quelle catanese e napoletana soffermandosi sulla storia e sulle caratteristiche meccaniche e iconografiche delle diverse scuole.
“Teniamo molto alle iniziative proposte per questo weekend – ha fatto sapere il direttore del Museo, Rosario Perricone – e a queste se ne affiancheranno molte altre. Siamo orgogliosi di avere contribuito al riavvicinamento della città a un pezzo importante delle proprie tradizioni e di avere attratto un pubblico, come quello del bambini e delle loro famiglie, troppo a lungo escluso dai circuiti culturali”.