(di riccardo gueci) Smascherato mentre barava durante una delle numerose partite vinte a scacchi durante lo storico Torneo Internazionale scacchistico di Imperia, giunto alla 57esima edizione. E’ successo qualche giorno fa e il baro è Arcangelo Ricciardi, 37 anni, anonimo scacchista piemonte, espulso dalla competizione e accusato di “doping” elettronico.
L’uomo, al 51.366 posto della classifica mondiale, aveva già collezionato cinque vittorie e due pareggi con avversari molto più bravi e qualificati di lui. Il trucco stava nell’uso di una webcam per farsi suggerire le mosse giuste e mettendo ko avversari di un livello superiore al suo, maestri e grandi maestri presenti al torneo.
Le incredibili vittorie di Ricciardi hanno destato l’attenzione dei giudici e degli organizzatori che lo hanno obbligato a passare sotto un metal detector: al collo teneva un ciondolo – per l’uomo un normale portafortuna – che era invece un meccanismo sofisticato che consentiva di connettersi a un computer fuori dalla sala di gioco. Una microtelecamera collegata ad un complice che gli suggeriva le mosse da un computer. Colto sul fatto, è stato espulso dal torneo per frode ed è stata aperta un’inchiesta.
La notizia potrebbe segnare una svolta non solo nel mondo degli Scacchi. Correranno ai ripari federazioni, arbitri ed organizzatori, che d’ora in avanti saranno muniti di metal detector, effettueranno perquisizioni e predisporranno gli ambienti di disturbatori di radio-frequenze, ma tutti gli eventi sportivi simili verranno contagiati inevitabilmente dal sospetto.
Bridge, Backgammon, GO, Dama, Poker e così via saranno tutti tornei dove la “spy-technology” di potenziali disonesti giocatori potrebbe falsare irrimediabilmente la correttezza delle competizioni e dei giocatori stessi, manipolando fraudolentemente i premi spesso cospicui messi in palio.
Ma non solo. Con auricolari più piccoli di un chicco di riso a scomparsa dentro l’orecchio, con micro-telecamere inseribili in qualunque piccolo anfratto, con piccolissime ricetrasmittenti occultabili con grande facilità, non vi saranno interrogazioni, esami, test d’accesso, concorsi pubblici, abilitazioni che non potranno essere frodate, ricevendo suggerimenti da complici esterni. E qui stiamo andando ben oltre le furbe traduzioni che ormai spesso i ragazzi fanno a scuola con il greco, latino o inglese. Qui si sta mettendo in discussione un po’ tutto il sistema basato sulla selezione meritocratica.