Tensione in Forza Italia, Tonino D’Alì si dimette da coordinatore di Trapani

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Il senatore Tonino D’Alì lascia la direzione di Forza Italia a Trapani in polemica con il suo partito. Strascico polemico tra gli azzurri dopo l’ufficializzazione della squadra di governo di Nello Musumeci.

L’esponente azzurro ha affidato ad una nota il suo disappunto per l’esclusione dalla giunta del giovane Giuseppe Guaiana, suo fedelissimo in provincia di Trapani.

“L’assoluta superficialità e noncuranza con cui viene considerato il partito trapanese – afferma D’Alì – nonostante come sempre la provincia di Trapani sia stata tra le prime, seconda su nove, in percentuale di consensi per Forza Italia, è a dir poco offensiva”.

Già in sede di formazione delle liste, spiega l’esponente berlusconiano, “eravamo andati incontro a ‘superiori esigenze’ di partito e di coalizione, accantonando la candidatura di Giuseppe Guaiana, primo degli eletti di tutte le liste alle due ultime elezioni amministrative trapanesi. A riconoscimento di quel gesto di disponibilità verso la richiesta del coordinatore Miccichè, era stata deliberata dal partito regionale la sua inclusione nella squadra di governo della Regione, e poi annunciata dallo stesso coordinatore siciliano del partito”.

Gli esiti delle ultime designazioni di Forza Italia al governo della Sicilia, accusa Tonino D’Alì, “appaiono frutto di moventi amicali, di alchimie e cinismo, piuttosto che di logiche di valutazione del merito sul territorio, se non addirittura di disprezzo. Forzature inaccettabili in un partito che il presidente Berlusconi ha sempre sollecitato alla valorizzazione del merito. Merito che in questo caso è stato messo sotto i piedi da chi aveva il dovere di riconoscerlo. Io mi dimetto perché gli elettori di Forza Italia a Trapani non meritano questo trattamento” – ha concluso.