Tensione nell’Udc siciliano, Miccichè fa litigare Figuccia e la Lo Curto

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Tensione nell’Udc siciliano tra il capogruppo all’Ars, Eleonora Lo Curto, e il deputato regionale Vincenzo Figuccia. Ad innescare la polemica quest’ultimo, che in qualità di leader del movimento “Cambiamo la Sicilia” in mattinata ha dichiarato: “Miccichè non si dimetterà dalla carica di coordinatore regionale di Fi, sarà lo stesso Berlusconi a sollevarlo”.

Parole che si sono inserite nel dibattito, degli ultimi giorni, lanciato dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana che ha parlato della necessità di “un nuovo patto del Nazareno” tra dem e forzisti. Idea che non piace a Figuccia: “Dopo le elezioni europee, il quadro del centro-destra in Italia si modificherà in funzione dei nuovi rapporti di forza – ha affermato -. L’Udc federato a Forza Italia resterà fedele al progetto del centrodestra che si è presentato compatto alle politiche del 4 marzo”.

E ancora: “In Sicilia dove il centrodestra governa con #Diventeràbellissima, Fratelli d’Italia e Lega oltre che all’Udc e a Forza Italia, non esiste alcun patto del Nazareno con il Pd e come non esiste oggi non potrà esistere in futuro”.

Le dichiarazioni di Figuccia non sono piaciute ad Eleonora Lo Curto: “In merito a recenti prese di posizioni da parte di un parlamentare regionale dell’Udc nei confronti del presidente dell’Ars preciso che il gruppo che presiedo non condivide né toni né contenuti di tale polemica ingaggiata per questioni personali nei confronti di chi in Sicilia rappresenta il partito di Forza Italia di cui l’Udc a livello nazionale e regionale è ben più che un semplice alleato”.

Secondo il capogruppo dello scudocrociato all’Ars bisogna “dar vita ad un progetto politico che parla già di futuro” e così Lo Curto ribadisce “la necessità non più rinviabile di mettere insieme sensibilità, intelligenze, idee e competenze diverse che diano impulso ad un progetto plurale, ampio ed inclusivo e senza steccati che metta al centro di ogni azione politica e di governo la Sicilia”.

Dopo la replica della Lo Curto la tensione nell’Udc siciliana si è innalzata sensibilmente con Figuccia che non le ha mandate a dire: “La collega Eleonora Lo Curto ha deciso con ogni probabilità di non avere più un’identità politica visto che intende palesemente scopiazzare le scellerate opinioni di Miccichè – è stato l’affondo -. L’Udc di oggi guidato da Lorenzo Cesa non è certamente appiattito né può appiattirsi sulle posizioni del Pd. Va sottolineato che in Sicilia, il commissario regionale Decio Terrana, ha apparentato in tutti i Comuni le nostre liste nel centrodestra tradizionale, lontano dagli inciuci. Scelte da me pienamente condivise. Miccichè, inadatto a fare il presidente dell’Assemblea, la smetta di far ridere i siciliani e si impegni con serietà nel suo ruolo – ha attaccato ancora Figuccia -. Noi siamo si’ federati con Forza Italia, ma disconosciamo la linea miccicheiana. La linea – ha concluso il deputato regionale – rimane quella del vicepresidente Antonio Tajani condivisa con il nostro segretario nazionale Lorenzo Cesa. Pertanto l’onorevole Lo Curto parli a titolo personale”.