Bilancio in attivo per la Fondazione Federico II, il cruccio di Ardizzone: “Abolizione del voto segreto”

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Bilancio in attivo per la Fondazione Federico II. Il risultato positivo che porta un attivo quest’anno di circa 500 mila euro lo hanno voluto presentare in mattinata nella sala stampa dell’Assemblea regionale siciliana il presidente uscente Giovanni Ardizzone, con i vice presidente uscenti Antonio Venturino e Giuseppe Lupo, e il direttore della Fondazione Francesco Forgione che ha dato i dati essenziali di quello che sarà probabilmente il suo ultimo bilancio a capo della Fondazione Federico II.

“Abbiamo ottenuto risultati importanti – ha detto il direttore generale Francesco Forgione – sono stati allestiti eventi di primo piano, dalle tante mostre alle “Notti Reali” durante le quali abbiamo concretamente aperto le porte del Palazzo al pubblico. Abbiamo rilanciato l’attività del bookshop, rinnovato il sito e l’attività di informazione. Chiudiamo questa gestione con una liquidità di cassa, al 30 novembre, di circa 500 mila euro. Questa fondazione benché non viva di finanziamenti pubblici ha una funzione pubblica importantissima, è patrimonio dei siciliani e della cultura siciliana, va preservata e noi nel nostro piccolo l’abbiamo preservata”, ha detto Francesco Forgione.

“Possiamo trarre un bilancio estremamente positivo, sono stati quattro anni di successi. L’approccio alla Fondazione Federico II è passato dal “sospetto” al “rispetto”. Avevamo ereditato un debito di 900 mila euro dalla precedente amministrazione – ha detto Ardizzone – chiudiamo quest’ultimo bilancio con circa 500 mila euro di attivo. Onestà, competenza e senso delle istituzioni sono gli ingredienti fondamentali per fare bene – ha detto Ardizzone, candidato nella lista dei Centristi e di Ap e che non è stato rieletto – anche se spesso chi ha senso delle istituzioni ci rimette”.

La Fondazione Federico II si occupa della gestione degli spazi interni al Palazzo dei Normanni, organizza eventi e mostre, e gestisce il flusso turistico all’interno del complesso monumentale. “Fra i tanti eventi organizzati – ha detto Forgione – due li ricordo con particolare emozione: la mostra allestita in collaborazione con il Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, e la mostra su Botero”.

La guida della Fondazione Federico II è affidata direttamente dal presidente dell’Ars, anche la direzione della fondazione culturale dunque sarà affidata ad un nuovo direttore dal futuro presidente che sarà eletto nella seduta di giorno 15 dicembre.

Ma Ardizzone si è soffermato coi giornalisti anche sulla questione dei cosiddetti impresentabili: “Ho detto anche in presenza del capo dello Stato che sugli scranni di Sala d’Ercole si sono seduti fior di mafiosi. Addirittura chi non era apertamente mafioso era complice della mafia perché si girava dall’altro lato e nel corso di questi settanta anni ha perfino negato l’esistenza della mafia. Ora si è trasformata e quindi bisogna stare attenti e vigilare”, ha detto Ardizzone.

Giovanni Ardizzone ha lanciato un appello al nuovo presidente della Regione Nello Musumeci: “E’ una persona che stimo e che continuo a stimare, nonostante le difficoltà operative nel tenere insieme la sua maggioranza. Mi auguro possa fare da freno rispetto agli appetiti degli impresentabili, che oggi che sono più o meno palesi. Ho posto il tema degli impresentabili per primo nel mio ruolo di presidente dell’Ars. Purtroppo i partiti sono stati deboli, abbiamo visto quello che è successo, non so cosa succederà. Mi auguro che si possa fermare qui, ma le avvisaglie non depongono bene anche perché i partiti sono venuti meno al loro ruolo”.

Infine, la questione della segretezza del voto. “Il mio rimpianto a fine legislatura? Non essere riuscito a fare abolire il voto segreto. In questo senso faccio un appello al presidente Musumeci: spero che lui riesca a cancellarlo, per evitare di essere sottoposto ad una legislatura di ricatti e condizionamenti”, ha sottolineato Giovanni Ardizzone che a proposito del suo futuro ha detto: “Sono avvocato, torno a fare l’avvocato. Continuare con la politica? In futuro si vedrà”. Per lui ci potrebbe essere pronta la candidatura a sindaco di Messina.