Con 19 voti a favore e 10 contrari il Consiglio comunale di Palermo ha dato questa mattina il via libera al bilancio di previsione 2018. Un semaforo verde che scatta per il documento finanziario di previsione dell’anno in corso a 29 giorni dalla chiusura del 2018.
L’approvazione del bilancio 2018 “assicura servizi e livelli occupazionali facendosene carico con maggiori risorse proprie, incrementando e stabilizzando i proventi da recupero dell’evasione”. Lo si legge in una nota con cui Palazzo delle Aquile entra nel dettaglio del documento approvato da Sala delle Lapidi.
“Il bilancio approvato rispetta gli equilibri di parte corrente e in conto capitale e i vincoli di contenimento delle spese imposti dagli obiettivi di finanza pubblica – spiega nella nota il Comune -. Lo sforzo è massimo in presenza di tagli ai trasferimenti. Da livelli di trasferimenti di oltre 500 milioni negli anni fino al 2011, si è passati a 400 milioni nel 2012 e 2013 per scendere al di sotto dei 200 milioni a partire dal 2014. Ciò in concomitanza con l’incremento della domanda sociale. Sono, infatti, oltre 60 mila le famiglie palermitane che hanno presentato un Isee inferiore a cinquemila euro, con 20 mila famiglie con Isee pari a zero. Ma il Comune incrementa con risorse proprie gli stanziamenti al fine di contrastare la diffusa povertà”.
Emerge inoltre “un sostanziale consolidamento delle attribuzioni per tutte le principali missioni. Nessun taglio di risorse comunali alla scuola – precisa Palazzo delle Aquile – ma solo la riclassificazione del “servizio ricovero minori su disposizione dell’autorità giudiziaria” dalla scuola alle attività sociali. Così come sono state meglio classificate le risorse per manutenzione strade, segnaletica stradale e pulizia caditoie dall’assetto del territorio alla mobilità e alla tutela dell’ambiente”.
Il bilancio include nel triennio 295 milioni di euro per accantonamenti al Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e oltre 24 milioni al fondo rischi contenziosi fino a coprire il 100% delle cause a rischio soccombenza (pari ad oltre 74 milioni di cui 49 milioni già coperti al 31/12/2017). Le previsioni di entrate correnti di natura tributaria nel 2018 si attestano intorno ai 540 milioni, quelle extra tributarie sui 130 milioni.
“Per la prima volta il Bilancio di previsione finanziaria affronta in maniera concreta il rapporto con le partecipate e trova le risorse”, recita la nota che poi affronta il nodo delle società partecipate: “A seguito dell’operazione trasparenza posta in essere nei rapporti con le società partecipate, sono stati definitivamente chiariti i termini del dare e avere fra le società e il Comune – afferma Palazzo delle Aquile -. Sono stati riconosciuti crediti vantati dalle partecipate per 28 milioni di euro che hanno trovato copertura con apposito accantonamento già incluso in sede di rendiconto 2017. Quanto ai crediti non spettanti per complessivi 42 milioni e 494 mila euro è stato operato nel triennio 2018/2020 l’accantonamento delle somme per fronteggiare il rischio perdite nei bilanci delle società”.
L’accantonamento è stato così distinto: 17milioni e 624mila euro nel 2018, otto milioni e 350mila euro nel 2019 e 16milioni e 519mila euro nel 2020. “Quanto ai contratti di servizio, questi sono da rivedere nel loro complesso – sottolinea il Comune – ma a seguito di un concreto piano di risanamento. Nessun soccorso finanziario è possibile senza un piano di risanamento dove siano analiticamente indicati gli interventi da attuare sui ricavi e sui costi, nonché sull’organizzazione della struttura e delle risorse. L’amministrazione insieme agli amministratori delle società sta lavorando intensamente per migliorare efficienza e qualità dei servizi”.
“I comuni – afferma l’assessore al Bilancio Antonio Gentile – si trovano ad affrontare situazioni di diffusa difficoltà. Da un lato, i forti tagli ai trasferimenti e gli obblighi di accantonamenti hanno compresso la capacità di spesa, dall’altro il crescere dei bisogni sociali ha ampliato il divario fra la domanda e la capacità di risposta. In questo contesto, Palermo amplia l’offerta di welfare e protezione delle fragilità e nel contempo rafforza gli equilibri di bilancio”. Secondo Gentile “si apre ora la stagione del rinnovo dei contratti di servizio con le proprie società partecipate nell’ottica di garantire servizi pubblici di sempre migliore qualità e si potenzieranno i controlli contro gli abusivi e chi viola la legalità e danneggia i cittadini onesti”.
“Il bilancio di previsione 2018, seppur approvato a fine anno – spiega il capogruppo di palermo 2022 Tony Sala – contiene alcune importanti novità, come l’eliminazione dei disallineamenti, i fondi per l’istruzione e il sociale, la valorizzazione di alcuni beni immobili, la prosecuzione del processo di metanizzazione della città, i fondi aggiuntivi alla Reset, anche se è necessario lavorare immediatamente alla revisione di tutti i contratti di servizio con le aziende. Risultati importanti che vanno inquadrati all’interno di un contesto precario che riguarda tutti gli enti locali italiani, sempre più alle prese con i tagli ai trasferimenti e con l’esigenza di assicurare i servizi anche in assenza di risorse. Palermo in questo non fa eccezione – aggiunge Tony Sala – scontando un’incapacità di riscuotere i tributi che pesa gravemente sui conti, sebbene questi siano in ordine: il Comune non è in default finanziario, ma soffre di alcune difficoltà che creano, nei fatti, un default funzionale. La mancanza di dirigenti tecnici, la penuria di personale specializzato, i pensionamenti dovuti alla quota 100 che comporteranno un mini-esodo sono tutti fattori che creano ostacoli all’azione amministrativa quotidiana, a cui bisogna porre rimedio riavviando la stagione dei concorsi al Comune e nelle partecipate”, conclude Sala.