Ventisette anni fa l’omicidio di Beppe Alfano, il giornalista ucciso per le sue inchieste

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beppe alfano

Ventisette anni fa l’omicidio di Beppe Alfano. Il giornalista, corrispondente de la Sicilia, fu freddato la sera dell’8 gennaio 1993 mentre tornava a casa, a Barcellona Pozzo di Gotto.

Per ricordare il cronista è stata organizzata dal Comune una cerimonia che si è svolta questa mattina sul luogo dell’agguato, in via Guglielmo Marconi. All’evento hanno partecipato il prefetto di Messina, Maria Carmela Librizzi, il vice sindaco Filippo Sottile, la vedova Mimma Barbaro e i figli del giornalista assassinato dalla mafia, alcuni giornalisti e rappresentanti delle forze dell’ordine.

Beppe Alfano morì a soli 47 anni per le sue inchieste giornalistiche su cosa nostra. Aveva raccontato la guerra tra cosche nel Messinese, gli affari per i maxi-appalti per i lavori pubblici, gli scandali legati alle frodi di produttori agrumicoli che intascavano illegalmente i fondi europei.

“Nonostante le condanne per mandante ed esecutore, a ventisette anni dall’assassinio di Beppe Alfano non è stato ancora chiarito il contesto nel quale sia maturata la sua condanna a morte. C’è tanto bisogno di verità perché si faccia giustizia” – ha commentato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ricordando il giornalista che era anche un militante del Msi.

Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, “a distanza di 27 anni ancora oggi Beppe Alfano continua ad essere un esempio alto di giornalismo d’inchiesta e di impegno sociale. Un impegno pagato a caro prezzo ma che è ancora vivo nella passione e nel coraggio che ha saputo trasmettere a tanti giovani e a tanti giornalisti”.