Una cerimonia per ricordare Vincenzo Spinelli, l’imprenditore palermitano assassinato dalla mafia il 30 agosto del 1982 perché si era ribellato al racket del pizzo, si terrà giovedì prossimo a piazza Bologni davanti alla “Spirale della Vita”, l’installazione realizzata dall’artista veneto Gianfranco Meggiato in memoria delle vittime di Cosa nostra.
L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “Palermo aperta a tutti Onlus” che si occupa di turismo accessibile, e da Tiziana e Valeria Spinelli, figlie della vittima. Saranno presenti tra gli altri: il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, il vicesindaco di Palermo, Sergio Marino, il consigliere comunale e fondatore dell’associazione “Palermo aperta a tutti Onlus” Igor Gelarda e la curatrice dell’installazione Daniela Brignone.
Vincenzo Spinelli, vittima di mafia dimenticata, era un imprenditore nel settore dell’abbigliamento, fu uno tra i primi a non volersi piegare al vile ricatto criminale del pizzo; quando fu ucciso aveva 44 anni. Spinelli è stato poi riconosciuto “vittima innocente della mafia” da quello stesso Stato che lo aveva lasciato solo a difendere le proprie idee di giustizia e legalità.
La celebrazione si svolgerà davanti all’installazione di piazza Bologni su desiderio delle figlie, per il forte significato sociale che questa opera racchiude, con i nomi di tutte le vittime mafiose impressi sui sacchi di iuta che la compongono (incluso quello di Vincenzo Spinelli), e anche perché, su progetto di Dario Scarpati, l’opera è concepita per consentire l’ingresso alle persone con disabilità motoria e agli ipovedenti, coniugando così gli aspetti legati all’arte e all’accessibilità.