Palermo: la presidente del Senato Alberti Casellati a Palazzo dei Normanni e a Danisinni

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“Non possiamo rassegnarci ad accettare la morte di tanti poveri innocenti. Il Mediterraneo deve essere un mare di pace, non una fossa comune”. Lo ha dichiarato la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, durante la sua visita a Palermo, in riferimento ai tragici naufragi di migranti che si sono verificati nel Mediterraneo.

Domenica, secondo giorno di visita: sabato, dopo avere deposto una corona davanti la stele di Capaci, dove furono assassinati il giudice Falcone, la moglie e la scorta, la presidente Alberti Casellati è andata in via d’Amelio, altro luogo della strage dove persero la vita Paolo Borsellino e gli agenti della scorta.

Domenica la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, accompagnata dal marito Gianbattista Casellati, in mattinata, è arrivata a Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento regionale, dove è stata accolta dal presidente dell’Ars Gianfranco Micciché e consorte. Presenti anche il prefetto Antonella De Miro e i vertici delle forze dell’ordine. Giro del percorso monumentale del Palazzo, la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani del Regno di Sicilia e sede imperiale con Federico II di Svevia. Ad attenderla all’ingresso della Cappella Palatina il parroco monsignor Michele Polizzi, con il quale c’è stato uno scambio di saluti e una visita delle stanze e dei mosaici, durata una ventina di minuti. Il presidente del Senato ha poi visitato il piano parlamentare. La presidente non ha fatto il passaggio nel centro storico di Palermo per la visita monumentale prevista dal programma.

Dopo la breve visita privata a Palazzo dei Normanni, la presidente si è spostata nel quartiere popolare di Danisinni, per una visita alla parrocchia di Sant’Agnese per incontrare il parroco frà Mauro Billetta e la comunità parrocchiale che gestiscono anche un centro di aggregazione e una fattoria didattica curati da un gruppo di volontari per aiutare le famiglie più disagiate. Ad accoglierla fra’ Mauro Billetta, parroco della chiesa Sant’Agnese, l’assessore alle attività sociali del Comune di Palermo Giuseppe Mattina, oltre ai vertici delle forze dell’ordine. Presente a che il procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi. Il quartiere Danisinni è uno dei quartieri più difficili di Palermo. E il centro di aggregazione è seguito da decine di famiglie e giovani. C’è un orto, animali, persino un piccolo “tendone da circo” dove i bambini possono fare animazione; e c’è anche un giardino da gioco. Presente alla visita della seconda carica dello Stato anche un detenuto in semilibertà che presta la sua attività diurna nel centro di aggregazione.

“Combattere la mafia è la nostra priorità, quindi non saremo mai soddisfatti e quieti. E una battaglia che si deve combattere tutti i giorni di che la mafia non sarà definitivamente sconfitta”, ha detto la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati nel quartiere Danisinni. “Del resto – ha detto – questa è l’eredità che ci hanno lasciato magistrati come Falcone e Borsellino. Ma anche tanti magistrati e forze dell’ordine che hanno sacrificato la loro vita per sconfiggere queste piaga sociale”.

Nel quartiere di Danisinni, di fronte al fenomeno mafioso, “abbiamo un elemento di rinascita sociale: io mi sento di dire che qui si respira un’aria diversa”, ha aggiunto la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. “Sono venuta a Danisinni – ha detto – perché questo quartiere dimostra come l’attività di formazione, l’istruzione e la cultura, il recupero dei ragazzi, attraverso varie attività, ha un valore simbolico straordinario. Qui davvero si vede la possibilità, attraverso la cultura, di recuperare socialmente tutte quelle persone che sarebbero occupate in cose non positive. Quindi onore al merito a questo frate che dedica la sua vita ai giovani, alle marginalità, alle persone che nella società erano indietro”, ha aggiunto la presidente Alberti Casellati. “Sono qui proprio per rendermi conto anche di persona – ha proseguito – di questa realtà che trovo simbolo di una città che continua nella sua rinascita”.

“Palermo continua nella sua rinascita. Trovo una Palermo diversa da quella che avevo conosciuto tanti anni fa, una Palermo che vuole davvero dare una immagine di sé di quello che era, una grande capitale. Dove si respira bellezza e cultura in ogni angolo”, ha sottolineato la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati a Palermo. “Sono appena reduce di una visita a Palazzo dei Normanni e dicevo che la cultura nutre il cuore, il cervello e lo spirito. Voi qui avete un museo a cielo aperto”, ha concluso.

A conclusione della sua visita nel quartiere Danisinni, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casllati ha donato alla parrocchia Sant’Agnese un libro autografato con la sua dedica. Il volume è “L’Italia Costituzionale. Una storia per immagini delle raccolte del Senato”. Sul libro la presidente del Senato ha scritto di suo pugno: “Alla Comunità Danisinni, grazie per lo straordinario lavoro che svolgete, restituendo ai giovani e non un futuro e la realizzazione di quel “sogno” che è il grande motore della vita”.

“Una persona molto sensibile – ha commentato fra’ Mauro Billetta- capace di una lettura profonda rispetto ai processi umani e a quel che accade nelle periferie. Lascia intuire una grande capacità umana”.